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sabato, giugno 02, 2012
sabato, giugno 02, 2012

Wire - 154 (1979)

I Wire si formano alla fine del 1976, in piena esplosione punk, fatta eccezione per il batterista Robert Gotobed, tutti i componenti del gruppo uscivano dall'accademia d'arte. Il bassista Graham Lewis era uno stilista freelance, il chitarrista Bruce Gilbert era un pittore astratto e il cantante Colin Newman studiava disegno a Watford. L'ascesa dei Wire fu fulminante, sei mesi dopo essere nati debuttano al Roxy di Londra e alla fine del 77 il loro primo album "Pink Flag" entra nei negozi, ventuno tracce di furia astratta in soli trentacinque minuti. I Wire però prendono le distanze dal grosso del movimento punk distinguendosi per l'originalità delle loro proposte a cominciare dal loro secondo album "Chairs Missing" (1978). Il terzo album "154" pubblicato nel 1979, caratterizzato da toni più cupi e gotici fu acclamato da tutti, il gruppo sembrava destinato al successo ma no fu così, la band entra in rotta di collisione con la EMi sulle strategie di promozione di "154", i rapporti  si inasprirono al punto che nel febbraio 1980, al termine di un tour europeo, i Wire vengono di fatto licenziati. L'assurdo concerto, di tipo cabaret dadaista alla Electric Ballroom nel febbraio 1980, fu l'ultimo concerto. Senza mai sciogliersi formalmente, i Wire si dispersero. Gilbert, Newman, Lewis e Gotobed si concentrano su vari progetti personali; nella seconda metà degli '80, i quattro si riuniranno sotto l'egida della Mute Records.

Bibliografia:
Simon Reynolds – Post-punk 1978-1984 (Isbn)
Enciclopedia della musica rock: 1970-1979  a cura di Cesare Rizzi






Tracks
1. I Should Have Known Better
2. Two People In A Room
3. The 15th
4. The Other Window
5. Single K.O.
6. A Touching Display
7. On Returning
8. A Mutual Friend
9. Blessed State
10. Once Is Enough
11. Map Ref. 41N 93W
12. Indirect Inquiries
13. 40 Versions
14. Song 1
15. Get Down 1
16. Let's Panic Later
17. Small Electric Piece

2 commenti:

 
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